In uno storico episodio
dei Simpsons, si
scopre che Bart ha un gemello cattivo, il mitico Hugo,
che vive nella soffitta di casa e che viene nutrito di teste di
pesce; alla fine dell'episodio, salta fuori che Hugo era
quello buono e Bart
quello cattivo.
L'episodio dei Simpsons
è la prima cosa che mi è venuta in mente leggendo il nuovo romanzo
di Philip Pullman, The good man Jesus and the scoundrel Christ,
in cui salta fuori che Maria
partorì due gemelli, Gesù
e Cristo
(giuro) e che sin dall'inizio i due non andavano molto d'accordo. Per
il resto, con qualche scopiazzamento dai vangeli aprocrifi e con un
tocco di gnosi che non guasta mai, il romanzo ripercorre la vulgata
cristiana, rileggendo gli episodi più noti in modo assai
intelligente (il presupposto di base è che Cristo,
una sorta di protoevangelista, adatti a suoi fini quanto Gesù
fa o dice) fino al colpo di scena finale, che innervosirà i
fondamentalisti (ma mi pare si sia lontani dal clamore suscitato a
suo tempo da L'ultima
tentazione di Cristo
di Scorsese).
Non
è comunque il testo più innovativo mai scritto (vanno citati per lo
meno Saramago
e Mailer),
ma alcune pagine (la 'versione originale' della parabola delle
vergini sagge e la preghiera di Gesù
ai Getsemani,
come minimo) meritano attenzione.