12 aprile 2008

vita scolastica
the wind is in from Africa - cheremone a Creta 5
(le altre parti: 4, 3, 2 e 1)
L'ultimo giorno scorre veloce.
Abbiamo la mattinata libera, così li portiamo al Museo di Storia Naturale (il viaggio si fa interdisciplinare!), che è in mezza ristrutturazione, per cui sono aperte solo un paio di sale per bambini (!) nelle quali comunque ci fanno giocare coi microscopi, e poi alla Fortezza Veneziana.
Mentre il pullman ci porta all'aeroporto, io e la guida discutiamo dell'imminente Eurofestival (che qui è una cosa serissima).
Stranamente, non perdiamo coincidenze né bagagli (una fanciulla di un'altra classe perde però la carta d'identità e finisco quindi all'ufficio oggetti smarriti, dove non parlano inglese e sulla cui parete in una cartina d'Europa hanno cancellato la Turchia e la Macedonia – certe cose non muoiono mai) e arriviamo sani e salvi a casa.
Ci sarebbe da raccontare dell'ultima sera a Creta, dei teppistelli locali, di cosa vuol dire avere coraggio e di quanto siamo cresciuti, ma alcune cose è bello tenersele per sé.
(Il viaggiatore perfetto crea il paese in cui viaggia, Nikos Kazantzakis)