11 dicembre 2010

musica
ma anche no

Manco fosse Freddie Mercury, Michael Jackson ha già il suo primo album postumo.
Di questo Michael (non commenterò la copertina, che pare la brutta copia di quella di Dangerous) avevamo già sentito una prima versione di The way you love me (nella Ultimate collection del 2004), l'inedita Breaking news (che pare fatta col taglia-e-incolla di altre canzoni) e la non terribile Hold my hand, il primo singolo - che passerebbe da 'non terribile' a 'una gran bella canzone' se non ci fosse di mezzo Akon che, ahimé, copre circa l'82% della traccia vocale.
La serie di ospiti discutibili continua con 50 Cent e Lenny Kravitz (che fanno un sacco 2005) e che poco aggiungono ad un album che è certamente meglio di molto altro in giro (hello, JLS!) ma che davvero non è quello che Michael Jackson meritava.
Si salvano, ma più per quello che riecheggiano che per quello che sono, cose Hollywood tonight e Keep your head up.
Se questo è il meglio di quanto è rimasto, c'è da guardare con orrore alla storia per la quale ci aspettano altri NOVE album...